ESCLUSIVA - L'avvocato Di Cintio: "Protocolli di difficile definizione. Sospensione dipende dal virus. Meglio il blocco delle retrocessioni del sorteggio"
Il coronavirus da due mesi sta paralizzando l'economia italiana ed il calcio, con i campionati che rischiano di chiudersi anticipatamente. Per parlarne, soprattutto di ciò che può accadere in terza serie, la nostra redazione ha contattato uno dei più grandi esperti di diritto sportivo, l'avvocato Cesare Di Cintio.
Avvocato, innanzitutto: un suo punto di vista sulla situazione del sistema calcio alla luce dell'emergenza coronavirus.
"Penso che la fotografia è la A che vuole salvare la competizione da un lato, e tutte le altre leghe dall'altro che fanno fatica. Faccio fede ai protocolli che sono di difficile attuazione già in A, figuriamoci in B e in C. Cerchiamo di fare delle valutazioni costi - benefici. La Francia può servire da esempio, ma non ha introiti come la serie A."
Come ne può uscire il calcio, a prescindere dall'annullamento o dalla prosecuzione dei campionati?
"Il mondo del calcio ora deve pensare alla riforma dei campionati. Bisogna pensare a un tetto ai budget, come la formula 1. Si parla di serie C, dove la restituzione delle fidejussioni potrebbe aiutare i club."
Quali possono essere i risvolti di una possibile sospensione del campionato?
"L'unico risvolto è il nodo relativo ai criteri di promozione e retrocessione, spetta al Consiglio Federale poi decidere."
Infine, come vede le proposte della Lega Pro del sorteggio per la quarta promossa in serie B e del blocco delle retrocessioni?
"Credo che oggi rischio di dire cose per il quale potrei essere smentito. Ci vuole criterio, il sorteggio può portare a ricorsi. Per le retrocessioni, ci vuole accordo con le altre leghe. Il punto focale è individuare la quarta promossa."