Casertana, a Monopoli una sconfitta atroce, tra ingenuità clamorose e una classifica ad effetto fisarmonica. Col Foggia obbligatorio vincere

24.03.2025 18:03 di  Antonio Papale   vedi letture
Jonas Heinz
Jonas Heinz
© foto di Giuseppe Scialla

La sconfitta, arrivata in modo atroce e beffardo quasi alla fine della partita giocata ieri pomeriggio in quel del Veneziani di Monopoli, lascia mille rammarici in casa rossoblù per come era stata ben arginata fino a quel momento la terza forza del campionato. Poi è arrivata la clamorosa ingenuità di Fabbri che ha atterrato Valenti e procurato il rigore che, dopo la parata di Zanellati sul primo tiro, Pellegrini ha ribattuto in rete. Sconfitta sanguinosa ancor di più se in quel preciso momento il Messina ha ribaltato il risultato a Giugliano e ripristinato i sei punti di ritardo pre Sorrento. Adesso non c'è tempo per piangere sul latte versato ma solamente per pensare alla gara di sabato pomeriggio col Foggia da vincere a tutti i costi. Come sempre però cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri pomeriggio ha portato via con sé.

SCONFITTA ATROCE - È stata una sconfitta atroce, sperando che non porti via con sé effetti psicologici, alla luce del fatto che i rossoblù avevano condotto una gara quasi perfetta dal punto di vista tattico, incrinando le certezze pugliesi.

INGENUITÀ CLAMOROSA - Senza ombra di dubbio, e senza gettargli nessuna croce addosso, quella commessa da Alessandro Fabbri fa tranquillamente parte di questa categoria. E ne fa parte anche perché è inconcepibile che la commetta un calciatore della sua esperienza, rovinando tutto quello che di buono lui e la squadra avevano fatto sino a quel momento.

UNA TELEFONATA, POI IL NULLA - Se dal punto di vista difensivo i falchetti hanno disputato una partita praticamente perfetta, dal punto di vista offensivo, a parte un tiro telefonato di Egharevba dopo 11', non è arrivato nessun pericolo dalle parti di Vitale.

VISIONE CAPOVOLTA - Nel giro di un anno, o poco meno, tutto il mondo si è capovolto perché, se l'anno scorso, le trasferte pugliesi avevano regalato bottino pieno ai falchetti, quest'anno la miseria di due soli punti e il poco invidiabile score di nessun gol a segno.

TRADIZIONI INTERROTTE - Sono quelle che i falchetti avevano sino a ieri col Monopoli, col quale avevano raccolto negli ultimi precedenti sei vittorie e un pari. Estendendo tutto alle sole gare al Veneziani, non arrivava una sconfitta dal 1991, anno della promozione in B: che sia di buon auspicio per la salvezza? È la speranza di tutti.

CLASSIFICA AD EFFETTO FISARMONICA - Inutile dire di come la sconfitta di ieri abbia prodotto effetti negativi sulla classifica che, quasi come l'effetto fisarmonica, è ritornata con la stessa differenza tra i falchetti e il Messina riscontrata due giornate fa. E pensare che all'80' i rossoblù avevano dieci punti sui peloritani, poi sono bastati tre gol e dieci minuti per far ripristinare la situazione post trentunesima giornata.

COL FOGGIA UN SOLO RISULTATO - Ora, per i falchetti è inutile piangere sul latte versato perché sabato pomeriggio arriverà il Foggia, per una partita da vincere a tutti i costi. Chiaro che, per raggiungere l'obiettivo, bisogna essere perfetti e avere il supporto della tifoseria per 90', e siamo sicuri che questo ci sarà, perché come sempre nei momenti importanti Caserta ha sempre risposto presente.