Casertana, sconfitta bruciante tra legni malefici, sortilegi ininterrotti ed errori arbitrali. Col Catania per continuare la scia on the road

11.02.2025 18:24 di  Antonio Papale   vedi letture
Mirko Carretta
Mirko Carretta
© foto di Giuseppe Scialla

La sconfitta maturata ieri sera contro la capolista Cerignola che ha sfruttato al massimo un capolavoro di Achik lascia molti rimpianti in casa rossoblù per i pali colpiti nel finale, per un evidentissimo orrore arbitrale commesso dal signor Ramondino di Palermo, reo di non aver concesso un rigore sacrosanto a Llano, e per una classifica che oggi si è fatta sempre più brutta, soprattutto pensando alla continuazione di un ciclo di partite terribile per i falchetti. Come sempre però cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.

COLPO FATALE - E' quello che ha scagliato al 78', al culmine di una contesa equilibrata, Ismail Achik, da pochi minuti messo in campo da mister Raffaele e che ha regalato agli ofantini tre punti pesantissimi in ottica promozione. Colpo fatale perchè poi i falchetti, nonostante la buona volontà, non sono poi riusciti a pareggiarla. Da sottolineare che non è la prima volta che Achik fa male ai falchetti: già nel 2021, ed eravamo in D, siglò il 2-2 finale nell'anno della promozione gialloblù in C. In Puglia sperano che la storia si ripeta.

LEGNI MALEFICI - Analizzando in maniera razionale la gara di ieri sera, non si può dire certo che i ragazzi di Pavanel siano stati baciati dalla dea bendata. Quei pali presi nel finale da Bunino e da Collodel gridano ancora vendetta nell'immaginario collettivo del tifoso medio rossoblù. Purtroppo, però, sono state le due uniche vere occasioni costruite nell'arco dei 96' giocati.

SORTILEGI ININTERROTTI - La gara di ieri ha confermato, benchè ce ne fosse la necessità, delle enormi difficoltà dei falchetti nelle gare interne. Dato che i numeri nel calcio non mentono MAI, sono ben nove gare, nelle quali sono arrivati solo 5 pari a fronte di 4 ko (tra l'altro arrivati nelle ultime 5), che i rossoblù non trovano la vittoria tra le mura amiche. Eppure, nelle prime cinque gare interne, erano arrivate sì due sconfitte, ma anche le uniche due vittorie stagionali al Pinto e il pari con la Turris. Si è passati da 1,4 punti a partita a 0,56 a partita, il 60% in meno. Fa male per una squadra che deve salvarsi e che deve raggiungere l'obiettivo attraverso il proprio fortino e fa male ancora di più che in 6 partite, il 43%, sia arrivata la sconfitta.

E(O)RRORI ARBITRALI - La gara di ieri, al di là delle differenze tecniche tra le due squadre, è stata contraddistinta dalla pessima giornata del signor Ramondino di Palermo che, prima, ha gestito male dal punto di vista disciplinare la gara, poi, al 75', ha commesso il padre di tutti gli errori, non concedendo un rigore sacrosanto per una sbracciata di Visentin a Llano. Il destino ha voluto che nel giro di 3' i pugliesi trovassero il jolly da tre punti. Nessuno vuole trovare alibi, ma non è la prima volta che i falchetti vengono maltrattati da pessime direzioni arbitrali che, alla lunga, inficiano sulla classifica.

CLASSIFICA PESANTE - Inutile dire che la sconfitta di ieri, unita ai risultati del weekend, abbia reso la classifica dei falchetti pesante, col sorpasso che il Latina ha restituito loro nel giro di pochi giorni e col Messina arrivato ad accorciare le distanze. Come ben ha sostenuto Pavanel in sala stampa, saranno dodici giornate lunghissime, dove bisognerà far di tutto per mantenere la categoria, con la speranza che non ci siano estromissioni di sorta che rovinino ancora di più la situazione.

A CATANIA PER FAR PUNTI - Smaltita la delusione del match di ieri sera, è tempo di pensare al prosieguo di questo ciclo terribile che domenica farà tappa a Catania, contro una squadra, sì altalenante, ma che domenica ha vinto in casa dell'ex capolista Monopoli e che vorrà continuare su questo passo. Di certo, ci vorrà la perfezione per fare tris di successi esterni e portare a casa punti pesanti.