Casertana, a Potenza una sconfitta dal sapore di playout, tra disattenzioni difensive e recriminazioni arbitrali. Col Crotone vincere per regalarsi una Pasqua serena

Ieri pomeriggio allo stadio Viviani di Potenza ennesima sconfitta per la Casertana che cade al cospetto dei lucani che hanno massimizzato nella ripresa le disattenzioni difensive dei falchetti. È una sconfitta che pesa tantissimo sulla classifica rossoblù per non aver approfittato del turno di riposo del Messina e per la vittoria ottenuta dal Latina in quel di Picerno sabato pomeriggio, e tutto ciò in attesa di capire cosa farà il Foggia stasera a Crotone. La nota positiva di ieri arriva dal terzo gol di fila di Bunino ma tutto ciò, tirando le somme, non è bastato. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.
SCONFITTA SANGUINOSA - Inutile pensare altro o correre dietro a cose aleatorie: la sconfitta di ieri è una di quelle che fa malissimo, sia per il morale, sia soprattutto per la classifica, anche alla luce della vittoria del Latina sabato pomeriggio.
ERRORI DECISIVI - Dopo un primo tempo equilibrato, al di là del palo lucano arrivato all'alba del match, a decidere il match sono state due disattenzioni individuali di Fabbri prima e Kontek in collaborazione con lo stesso Fabbri poi che si sono persi il loro uomo. Errori che, a questo punto del campionato, pesano in modo determinante.
ARBITRO INSUFFICIENTE - Molto spesso si dice che appigliarsi agli arbitri è un esercizio Inutile, ma ieri il signor Ancora non era nella sua migliore giornata, visto sia il metro di giudizio cambiato nel corso del match, sia il non aver considerato fallo una spinta evidente di Castorani su Fabbri in occasione del primo gol. Inutile piangere ma ultimamente gli episodi non è che girino dalla parte rossoblù.
QUEL TRIS INUTILE - È quello che ha confezionato Cristian Bunino in occasione del pari che aveva narcotizzato gli effetti della rete di Castorani. Purtroppo non è bastato per portare a casa punti.
CONDANNA QUASI CERTA - La sconfitta di ieri, unita alla vittoria del Latina a Picerno, sa di condanna quasi certa ad una coda, quella dei playout, che allungherebbe la stagione di venti giorni e che nessuno si sarebbe augurato a inizio stagione, ma che si potrebbe ancora evitare se, nelle ultime due partite, si fanno due punti in più del Messina o se i peloritani per inadempimenti amministrativi verranno penalizzati.
PALME AFFLOSCIATE - Sono quelle dei centotrenta tifosi rossoblù andati a Potenza ed in generale di tutto il popolo rossoblù che si augurava tutt'altra domenica delle Palme. Purtroppo il campo ha decretato una nuova sconfitta di una stagione che, comunque vada a finire, è stata disastrosa.
IL TABÙ INESPUGNABILE - Parliamo in questo caso del fatto che i falchetti non riescono a portare a casa una vittoria dal Viviani da tempo immemore, oltre cinquant'anni. Restringendo l'orizzonte agli ultimi cinque precedenti, solo due pari in terra lucana, per il resto solo sconfitte dolorose.
CROTONE, UNICO OBIETTIVO: VINCERE - Archiviata ormai la sconfitta di Potenza, la testa dei falchetti deve essere incentrata all'impegno prepasquale e ultimo interno della regular season (questo salvo cose indesiderate) contro il Crotone, nel quale l'unico obiettivo è vincere. Nel caso ciò succedesse, orecchie a Foggia per sperare in un cattivo risultato del Messina e andare a Trapani per essere artefici del proprio destino.