Casertana, la poker face interna si abbatte sul Foggia come un terremoto, tra ricordi struggenti e contestazioni latenti. A Giugliano per sbloccarsi on the road

30.03.2025 11:52 di  Antonio Papale   vedi letture
Ivan Kontek
Ivan Kontek
© foto di Giuseppe Scialla

Ieri pomeriggio allo stadio Pinto, in un clima da tregenda vista l'incessante pioggia scesa per tutta la durata della gara, fondamentale poker, il secondo interno consecutivo, per la Casertana contro un Foggia praticamente impresentabile e che ha dimostrato di avere nervi d'acciaio, dato che si è scesi in campo consci della vittoria del Messina arrivata pochi minuti prima contro l'Altamura. Questa vittoria, pesante sul morale e che ha visto mille protagonisti, è servita anche per accorciare le distanze sul Latina travolto a Crotone. Come sempre però cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha portato via con sé.

POKER FACE - Parafrasando la famosa canzone di Lady Gaga, la vittoria di ieri ha visto inserirsi nel tabellino quattro diversi protagonisti: da Egharevba, mvp e autentico incubo per i difensori foggiani, a Proia, passando per Vano e Bunino, che si sono sbloccati e danno a Iori un ulteriore motivo per sorridere. Da sottolineare che non si vedevano quattro marcatori diversi in una gara dei falchetti dal match col Sorrento del 27/4/2024.

MILLE MOTIVI PER SORRIDERE - Al di là della vittoria, mister Iori ha mille motivi per sorridere derivanti dalla gara di ieri. L'ormai acquisita mentalità da parte dei suoi ragazzi, i gol degli attaccanti, l'ottima tenuta dei difensori, l'ennesimo clean sheet di Zanellati, il Pinto diventato improvvisamente fortino inespugnabile: insomma, al netto di errori eclatanti, ci sono i presupposti per guardare al futuro con fiducia.

REAZIONE DI CARATTERE - Molte volte, durante questo campionato, si è dubitato sulla mancanza di carattere di questa squadra. Ieri, invece, è accaduto l'esatto contrario, con i falchetti che hanno reagito nel modo giusto e con tanta rabbia alla notizia della vittoria del Messina. Peccato però che quel carattere si sia visto raramente.

RICORDI STRUGGENTI - Sono quelli che ci sono stati negli attimi precedenti l'inizio della partita, con Bacchetti che ha lasciato un mazzo di fiori in curva nord per ricordare i quattro tifosi del Foggia morti a Potenza, con l'esposizione per lo stesso motivo di uno striscione nel medesimo settore e con il silenzio di tomba nel ricordare il dottor Emilio Lombardi nel minuto di raccoglimento.

CONTESTAZIONI LATENTI - Anche ieri, al di là del bellissimo risultato ottenuto dalla squadra, i tifosi rossoblù hanno nuovamente contestato in modo pesante il presidente D'Agostino, invitandolo ad andare via. 

LA GRANDE AMMUCCHIATA - È quella che le vittorie dei falchetti e del Messina hanno creato nella zona bassa. Oltre al Latina che ora ha distanze minime, sono entrate nella mischia il Foggia ed il Sorrento. Guardando al prossimo turno, al di là del turno di riposo dei satanelli, c'è lo scontro diretto tra costieri e peloritani a caratterizzare il tutto. Inoltre, le gare dei falchetti a Giugliano e del Latina col Trapani non sono delle passeggiate di salute.

A GIUGLIANO PER SBLOCCARSI FUORI CASA - Nemmeno il tempo di godersi la vittoria di ieri che la testa deve essere incentrata sul derby di Giugliano, importantissimo per dare continuità. Inutile dire che bisogna cercare la vittoria e non pensare ai risultati delle contender.