Casertana, il tabù Avellino continua, tra un Pinto maledetto e la difesa irpina che si traveste da attacco. Con la Cavese spareggio da non fallire

Ieri pomeriggio allo stadio Pinto settima sconfitta stagionale interna per la Casertana che cade contro l'Avellino nonostante sia andata in vantaggio col gol dell'ex firmato da Vano, poi due gol a cavallo dei due tempi firmati da due difensori poco avvezzi al gol come Cagnano ed Enrici l'hanno costretta ad alzare bandiera bianca. Come sempre però cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.
IL TABÙ AVELLINO - È Inutile prenderci in giro: quello irpino è diventato un vero e proprio tabù per i falchetti che non battono i corregionali dal 17 novembre 2019 con le reti di Starita e D'Angelo. Da quel momento, sei partite e sei vittorie irpine. Meno male per quest'anno sia finita qui.
PINTO MALEDETTO - Ormai è una vera e propria maledizione quella che hanno i falchetti col loro impianto di gioco. È praticamente passato un girone dall'ultima vittoria con la Cavese. Da quel momento 5 pari e 5 sconfitte, tra l'altro arrivate nelle ultime sei partite, dove solo col Messina si è pareggiato. Dodici punti in quindici partite sono un bottino misero, e sarebbe peggiore non considerando quelli ottenuti con Taranto e Turris. Da Pinto fortino inespugnabile a terra di conquista il passo è stato brevissimo. Insomma, urge cambiare.
L'ILLUSIONE - È quella che ha regalato al popolo rossoblù col gol del vantaggio. Peccato che l'ondata di felicità sia durata solo pochi minuti e che sia stata declassata ad effimera gioia personale del centravanti romano, al terzo gol in rossoblù e che ha ribadito la forza della legge dell'ex.
LA MIGLIOR DIFESA È L'ATTACCO - La conferma della validità di questo teorema sempre presente nel mondo del calcio l'hanno data Cagnano ed Enrici che hanno ribaltato la rete di Vano, rimediato alla scarsa vena realizzativa mostrata ieri da Patierno e Lescano e regalato tre punti pesanti in ottica promozione agli irpini.
LO ZERO ASSOLUTO - È quello mostrato dai falchetti nella ripresa, con la sensazione quasi diventata di come quei due gol siano stati una mazzata difficile da rimediare dal punto di vista psicologico.
CLASSIFICA RISCRITTA? - Con la sconfitta di ieri, la classifica rossoblù diventa sempre più complicata e potrebbe peggiorare ancora di più nel momento in cui, settimana prossima o al massimo per metà marzo, la classifica potrebbe essere riscritta per le esclusioni di Taranto e Turris che farebbero togliere punti a tutti, costringendo due squadre a giornata a riposarsi. Per i falchetti sarebbero tolti 10 punti, situazione peggiore rispetto a Foggia e Messina (9, ma coi siciliani in procinto di essere penalizzato per il mancato pagamento dei contributi), Latina e Altamura (7) e Cavese (6). Un vero e proprio terremoto.
A CAVA SPAREGGIO DA NON FALLIRE - Smaltito il ko di ieri, è tempo per i falchetti di pensare allo spareggio di lunedì prossimo quando saranno ospiti della Cavese. Inutile dire che l'unico risultato a disposizione si chiama vittoria, per non aggravare la classifica ed iniziare a pensare alla roulette russa dei playout