Casertana, a Torre del Greco gol e vittoria ritrovati, ma restano tanti i problemi da risolvere. Col Messina parola d'ordine continuità
Ieri sera allo stadio Liguori di Torre del Greco è finalmente arrivata la prima vittoria del 2025 e della gestione Pavanel per la Casertana contro una Turris volenterosa seppur imbottita di giovani e che ha messo paura ai falchetti per essere andata in vantaggio per un autogol di Kontek. Per fortuna dei falchetti, la premiata ditta formata da Damian e Vano ha tolto le castagne del fuoco e regalato quei tre punti che mancavano da 43 giorni ma che non cancellano una prestazione non bellissima. Come sempre però cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri sera ha lasciato in eredità.
7' DI FELICITÀ - Sono quelli che sono bastati ai falchetti per rimontare lo svantaggio e portarsi a casa tre punti dal peso specifico immane. Non osiamo nemmeno lontanamente immaginare cosa sarebbe successo in caso di mancata vittoria.
HABEMUS CENTRAVANTI - È la frase che tanti tifosi rossoblù hanno esclamato nel vedere i due gol realizzati da Michele Vano, sperando siano i primi di una lunga serie e che siano determinanti per la salvezza. Da sottolineare che il centravanti è il primo falchetto a realizzare più gol nella singola partita.
TURNING POINT MAN - L'uomo della svolta ha nome e sembianze di Filippo Damian. Dopo 45' in panchina, Pavanel lo fa entrare e da lì cambia la partita. Una prestazione da 7 abbondante in pagella, tra tiri pericolosi e soprattutto i due cioccolatini scartati da Vano.
AUTORETE.... DA PAURA - È quella che Ivan Kontek ha messo alle spalle del povero Zanellati e che ha messo paura ai tifosi rossoblù. Meno male che è risultata vana ai fini del risultato, altrimenti quali sarebbero state le reazioni di tutto l'ambiente.
VITTORIA SÌ, MA ANCORA PROBLEMI DA RISOLVERE - La vittoria di ieri è stata importante soprattutto per la classifica, ma non cancella i tanti problemi da risolvere, soprattutto legati ad un'involuzione dal punto di vista del gioco e per una poca serenità legata alla precaria posizione di classifica.
PAROLA D'ORDINE CONTINUITÀ - Nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria di ieri sera che la testa deve essere rivolta alla madre di tutte le partite: l'altro scontro diretto col Messina, che arriverà senza il dimissionario Modica e con la voglia di accorciare le distanze dai falchetti che, al contrario, devono avere tutte le buone intenzioni per ritrovare quel successo interno che manca da 96 giorni e che dia continuità alla vittoria di ieri.