Casertana, il pari col Monopoli conferma dei limiti attuali. A Foggia vietato perdere
Il pareggio, terzo consecutivo, arrivato ieri pomeriggio allo stadio Pinto contro un buon Monopoli conferma ancora una volta i limiti, soprattutto offensivi, della Casertana, aggravati dall'incapacità di non sfruttare la superiorità numerica avuta per poco più di un tempo. È stata una partita giocata in un clima di contestazione nei confronti del presidente D'Agostino e nella quale ci poteva anche scappare la beffa, se non fosse stato per Vilardi, bravo in due situazioni pericolose messe in atto dai pugliesi nel finale. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti lasciati in eredità dalla partita di ieri pomeriggio.
I SOLITI LIMITI - Non ci voleva la gara di ieri per far emergere quelli che sono i limiti, soprattutto offensivi, della squadra rossoblù. Anzi, l'incapacità di non sfruttare la superiorità numerica avuta li ha persino accentuati.
UNA SOLA PARATA - È quella che ha dovuto fare il portiere pugliese Vitali su Paglino poco dopo la mezz'ora del primo tempo. Per il resto, quei pochi tentativi rossoblù, soprattutto in parità numerica, si sono spenti fuori dai pali difesi dal portiere scuola Atalanta.
BEFFA RISCHIATA - Al di là di tutte le considerazioni fatte, alla fine i rossoblù potevano anche perderla, qualora il Monopoli avesse sfruttato le uniche situazioni importanti avute a disposizione. Meno male che Vilardi è stato attento sia su Yeboah che su Valenti, dimostrandosi alternativa valida a Zanellati.
LA FORTE CONTESTAZIONE - È quella che era stata promessa in settimana e che poi è stata messa in pratica per tutta la gara dai tifosi rossoblù nei confronti del presidente D'Agostino. Contestazione che è durata anche nel postpartita sui social.
TUTTI NEL MIRINO - Alla fine della partita, è emerso chiaro e lampante il malcontento dei tifosi rossoblù, anche nei confronti della squadra e di Iori, rei di non portare a casa risultati migliori, e della stampa. Insomma, un clima non bellissimo e che, di certo, non dà la serenità giusta per lavorare. Partiamo comunque da una premessa: le critiche, soprattutto se fatte in modo costruttivo, sono necessarie quando le cose non vanno bene.
EMPATIA NUMERICA - È quella che la gara di ieri ha fatto emergere tra i falchetti e il numero sei. Infatti, sono sei le partite nelle quali i rossoblù non hanno messo a segno reti, né tantomeno le hanno subite.
MEDIA UNO - Guardando attentamente la classifica, quello che balza subito agli occhi è proprio il fatto che i falchetti hanno raccolto la media di un punto a partita. Facendo le dovute proporzioni, a fine campionato si arriverebbe a quota trentotto, ma chissà se possa bastare per raggiungere la salvezza. Come diceva Lucio Battisti, lo scopriremo solo vivendo. Da sottolineare che questa media si è formata soprattutto attraverso gli otto pareggi, dei quali quattro ad occhiali.
VIETATO PERDERE A FOGGIA - Giusto il tempo di mandare agli archivi la gara di ieri che la mente dei falchetti deve essere rivolta alla sfida delicatissima di Foggia. Inutile dire che sarà complicata per tanti motivi e che una sconfitta aggraverebbe la classifica e porterebbe ancora di più l'ambiente rossoblù sull'orlo di una crisi di nervi.