Casertana, la vittoria scaccia paure tra un gol de luxe ed un contesto quasi surreale. A Benevento per fermare la capolista

22.10.2024 14:33 di  Antonio Papale   vedi letture
Riccardo Collodel
Riccardo Collodel
© foto di Giuseppe Scialla

La vittoria arrivata ieri sera grazie a una prodezza in perfetto stile Van Basten Euro 1988 di Bianchi consente innanzitutto alla Casertana di scacciare mille paure di una classifica che poteva essere davvero pericolosa, la prosecuzione di una contestazione ai danni anche della società e a Iori di tenere ben saldo il posto in panchina. La prestazione però non è stata perfetta ma era immaginabile dopo le cinque mazzate di Avellino: era importante vincere, e così è stato. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri sera ha lasciato in eredità.

BIANCHI COME VAN BASTEN - Ebbene sì, il centrocampista ex Arezzo si inventa il gol vittoria con una volée che ha ricordato a tanti la prodezza del cigno di Utrecht contro l'Unione Sovietica nella finale di Euro 1988. Una prodezza da tre punti che vale doppio se consideriamo che pochi secondi prima si era immolato su un tiro di Marranzino.

FINALMENTE FORTUNA - Dopo tante volte nelle quali i falchetti hanno fatto i conti con la malasorte che ha tolto loro diversi punti, ieri invece il destino si è capovolto, con la dea bendata che si è travestita di rossoblù, quando la Cavese ha preso due pali (il primo di Fella dopo 45" che avrebbe cambiato le sorti del match) e si è divorata almeno cinque occasioni nette. La ruota sta girando? Chissà....

NON BELLI MA CONCRETI - A dir la verità, non è stata una bella prestazione, quella rossoblù, attanagliata anche un pò dalle paure derivanti dalle scorie lasciate da quei cinque schiaffi di Avellino che fanno ancora male nella mente di chi vive di questi colori, ma alla fine è arrivato anche quel pizzico di concretezza che in altre occasioni è mancato.

SANT'ALESSANDRO - Parte della vittoria rossoblù porta indiscutibilmente la firma di Alessandro Zanellati, bravo a mettere i guantoni in più di un'occasione e blindare a doppia mandata quei tre punti che tanto servivano all'ambiente, dopo quei famigerati cinque schiaffi. All'inizio era criticato, oggi va elogiato perchè comunque sta mostrando il proprio valore.

CONTESTAZIONI A VALANGA - Anche dal punto di vista ambientale, è stata una partita strana, coi tifosi rossoblù (tra l'altro nessuno striscone nei distinti) che hanno contestato per buona parte della partita i calciatori, al fine di far tirare loro gli attributi, e il presidente D'Agostino, reo di aver fatto una squadra meno forte dell'anno scorso. Alla fine, il gol di Bianchi ha lenito le contestazioni che sicuramente hanno fatto male a tutti.

IL "PECCO" ROSSOBLU' - Anche ieri, con le sue corse e i suoi sprint, è stato tra i migliori in campo: stiamo parlando di Stefano Paglino che sta finalmente mostrando a pieno il proprio valore. Da qui il paragone col campione del mondo della MotoGp Pecco Bagnaia, premettendo che calcio e motociclismo viaggiano su binari differenti.

CHE SOSPIRO - E' quello che è arrivato al 95' quando il patavino Lovison ha dato il triplice fischio finale del match, per la gioia rossoblù che così hanno allontanato gli incubi della bassissima classifica e diradato le nubi minacciose che incombevano sulle testa di Iori, sicuramente a rischio in caso di pari o addirittura di sconfitta. Quello che tutti volevano è arrivato e per una settimana il clima sarà sicuramente più disteso.

A BENEVENTO PER ROVINARE I PIANI DELLA CAPOLISTA - Della serie, morto un derby se ne fa un altro, ecco che, dopo la Cavese si va in casa della capolista Benevento, che ha numeri impressionanti e che sicuramente vorrà continuare il suo cammino. Sarà anche una sfida tra due generazioni diverse e due modi diversi di intendere il calcio come quelli di Auteri e di Iori. La cosa certa è che i falchetti dovranno andare a Benevento perseguendo un approccio diverso da Avellino se vorranno almeno tentare di rovinare i piani giallorossi. E chissà che Davide non possa fare lo scherzo a Golia in un derby atteso da entrambe le tifoserie.