Il 2024 della Casertana tra il sogno B svanito sul più bello e l'incubo playout
Quello che sta per terminare è un anno nel quale, in casa Casertana, si sono vissuti, allo stesso tempo, sogni (poi svaniti) e incubi (da esorcizzare nel 2025).
Il 2024 era partito con i rossoblù allora guidati da Cangelosi che vincono a Monopoli e arrivano a -5 dalla Juve Stabia capolista: quel sogno di raggiungere la vetta diventa però un boomerang pericoloso perché i falchetti pagano la stanchezza di una prima parte di stagione a mille e assumono un andamento singhiozzante. La vittoria ritorna il 15 febbraio col Monterosi al Pinto ma non è più la squadra brillante del girone di andata. Inoltre, arrivano sconfitte in trasferta nei derby (soprattutto quelle di Benevento, Avellino e Castellammare sono sanguinose), mentre in casa arriva una certa continuità di risultati. Il finale di stagione è positivo e regala un quarto posto importante in ottica playoff, dove si parte dal secondo turno di girone: arriva il Cerignola al Pinto, coi pugliesi che mettono paura ma non passano. Così si arriva da testa di serie alla fase nazionale: bastano due risultati uguali per volare ai quarti di finale. Avversaria è la Juve Next Gen, piegata ad Alessandria. Il ritorno al Pinto sembra una formalità, ma non sarà così: i piemontesi non sbagliano nulla e gli uomini allora guidati da Cangelosi vedono svanire il proprio sogno, davanti ai quasi 6000 spettatori ammutoliti e che tornano a casa con le lacrime agli occhi.
Iniziano giorni di riflessione per il presidente D'Agostino che, poi, a metà giugno, decide per la rivoluzione tecnica: via Cangelosi e il ds Degli Esposti, arrivano Iori in panchina e Trevisan dietro la scrivania, tra l'altro alla loro prima esperienza in C. Pochi i calciatori confermati e obiettivo prioritario che diventa la salvezza.
L'avventura inizia in Coppa Italia di categoria a Terni dove, ai supplementari, il giovane Iuliano regala il passaggio del turno. Sette giorni dopo, arriva il Giugliano ma i rigori saranno fatali per i falchetti, che devono proiettarsi sul campionato, che parte dal pari di Latina, arrivato al 98' con una zuccata di Gatti.
L'esordio al Pinto è guardacaso con la Juve Next Gen ma l'esito è sempre lo stesso di maggio, coi bianconeri che portano a casa la vittoria, stavolta rimontando due gol di svantaggio. Da lì, gli uomini di Iori portano a casa sette punti in cinque gare, con la vittoria sul Taranto in mezzo a una marea di pareggi. Arrivano poi due sconfitte pesanti con Catania al Pinto e soprattutto Avellino dove i falchetti sembrano totalmente assenti. La serie di derby continua con la vittoria sulla Cavese e l'immeritata sconfitta di Benevento, poi inizia una serie di pari che parte nel match con l'Altamura e termina col Potenza, ed in tutto ciò, anche a causa delle lungaggini sull'inizio dei lavori per il nuovo stadio, iniziano le forti contestazioni dei tifosi verso il presidente D'Agostino, con un Pinto che si svuota partita dopo partita.
L'ultima soddisfazione del 2024 arriva in quel di Crotone prima di due sanguinose sconfitte al Pinto con Trapani e Latina che mettono gli uomini di Iori ai margini della zona playout.
Così si chiude il 2024 della Casertana, tra poche gioie e tanti dolori, nella speranza che il 2025, per i tifosi rossoblù, possa essere l'esatto contrario.