Casertana, da Crotone arrivano i tanto sospirati tre punti. Ora altro doppio turno interno da sfruttare per dare continuità
Ieri pomeriggio, allo Scida, vittoria ritrovata dopo quarantotto giorni per la Casertana che è riuscita a battere quel Crotone che non perdeva da ben nove giornate. È stata nel complesso una vittoria meritata e fortemente voluta dai falchetti che, andati in doppio vantaggio, si sono complicati la vita nel finale di primo tempo con due gol in tre minuti frutto di due orrori difensivi, salvo poi ripartire col giusto atteggiamento nella ripresa e riportare la chiesa al centro del villaggio col gol vittoria. Tre punti pesantissimi che allontanano la bassa classifica ma che non devono portare ad abbassare la soglia di concentrazione in vista degli ultimi due impegni del 2024, entrambi al Pinto con Trapani e Latina. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha portato via con sé.
VITTORIA PESANTISSIMA - Ebbene, alla fine dei conti, guardando anche i risultati delle rivali per la salvezza, è stata una vittoria pesantissima e che questo gruppo meritava dopo tutto il lavoro fatto in queste settimane però non premiato dai risultati e che spesso veniva mortificato da fattori imponderabili (pali o traverse).
THREE IS A MAGICAL NUMBER - Come diceva la campagna pubblicitaria di una nota società di telecomunicazioni, tre è il numero perfetto per identificare la partita di ieri: tre come i gol segnati (prima volta in stagione, al massimo due realizzati con Juve Next Gen, Messina e Taranto), come i punti presi, come i marcatori a segno, come i gol in stagione di Mirko Carretta e come le vittorie stagionali dei falchetti.
QUARANTA MINUTI TOP.... - I primi quaranta minuti della gara giocata allo Scida sono stati forse i migliori in trasferta dai falchetti, che hanno messo in pratica tutto ciò nel quale si è lavorato in settimana e nei quali tutti hanno recitato il proprio ruolo.
.... POI TRE MINUTI DI FOLLIA - Sono quelli che, in finale di primo tempo, hanno consentito agli squali di rientrare in partita. Ciò è arrivato grazie anche alle sbadattagini della difesa rossoblù: nel primo gol Guerini è stato lasciato libero di crossare da Falasca e Tumminello è stato lasciato solo nel colpire da parte dei centrali, poi nel secondo un rinvio sbagliato di Zanellati e un errore nell'attuazione della tattica del fuorigioco hanno consentito all'attaccante calabrese di pareggiare.
LA ZAMPATA DECISIVA - È quella messa a segno da Sebastiano Bianchi, bravo a riprendere la respinta del palo su tiro di Kontek, e giunta come premio ad una prestazione da incorniciare anche grazie all'assist per Carretta e all'aver propiziato il raddoppio di Proia. Giusto sottolineare che i due gol stagionali hanno fruttato sei pesantissimi punti ai suoi compagni. Talismano.
DUECENTOQUARANTASETTE GIORNI DOPO - È l'arco di tempo passato per rivedere i falchetti vincenti fuori casa in campionato: al di là delle vittorie ad Alessandria nei playoff scorsi e a Terni ad agosto, era dal cinque aprile a Foggia che i rossoblù non portavano i tre punti a casa da una gara esterna.
ROTTO IL DIGIUNO - La gara di ieri ha portato alla luce anche un altro aspetto positivo: finalmente, dopo ben 535', i rossoblù sono riusciti a segnare su azione. Prima di Carretta, ci riuscì Deli al Pinto con l'Altamura, poi solo gol su calci piazzati. La cosa bella è che ne sono arrivati due. Il dato è ancora più interessante se si analizzano solo le trasferte: l'unico gol su azione arrivò al 66' della gara di Messina con lo stesso Carretta, da lì 478' di astinenza da gol su azione. Sperando che iniziano ad arrivare con continuità.
UNA VITTORIA PER 102 - Al di là che tutto l'ambiente, dalla squadra alla stampa, meritasse questa vittoria, questi tre punti li meritano soprattutto quei centodue malati di casertanite acuta che, incuranti fosse l'Immacolata, del lungo viaggio e soprattutto di condizioni meteorologiche avverse, hanno sostenuto la squadra per tutta la durata della partita, trascinandola verso questi tre punti pesantissimi.
PIÙ FORTI DELL'EMERGENZA - La vittoria di ieri dimostra anche il carattere del gruppo allenato da Iori che è stato più forte dell'emergenza che lo accompagna praticamente da inizio stagione. Inutile dire che anche col Trapani ci sarà vista la squalifica di Falasca.
MAGGIORE TRANQUILLITÀ - Inutile dire che la vittoria di ieri conferisce ai falchetti maggiore tranquillità sia nel lavoro settimanale sia sotto l'aspetto della classifica ma ciò non toglie che bisogna rilassarsi: sarebbe l'errore più grande da commettere, così come ha sottolineato Iori nel postpartita di ieri.
E ADESSO CONTINUITÀ - Adesso l'imperativo categorico in casa rossoblù è dare continuità alla vittoria di ieri, e quale occasione migliore di un doppio turno interno? Sabato però arriva un Trapani degli ex Carriero, Celiento e Sabatino costruito per vincere il campionato che sta deludendo le aspettative dell'ambizioso presidente Antonini e arrabbiato per le due sconfitte consecutive conseguite. Ragion per cui, ci vuole una gara perfetta e senza errori per battere i siciliani.