Casertana, col Trapani un errore fatale fa terminare la striscia positiva. Col Latina tanti motivi per non fallire l'appuntamento coi tre punti
Ieri pomeriggio allo stadio Pinto sconfitta interna per la Casertana al cospetto del Trapani bravo a massimizzare un errore rossoblù in costruzione dal basso. È stata una gara dove sono emersi, ancora una volta, i limiti dei falchetti, incapaci di finalizzare quelle occasioni che sono state create. Una sconfitta dannosa per la classifica, vista la vittoria della Juve Next Gen col Messina, e che può portare ancora più danni qualora il Latina battesse il Cerignola nel posticipo: a quel punto, davvero, lo scontro diretto coi pontini diventerebbe uno snodo ancor più decisivo della stagione rossoblù. A questo punto, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti lasciati in eredità dalla gara coi siciliani.
ERRORE FATALE - È quello che ha commesso Federico Proia a metà del secondo tempo in fase di costruzione della manovra nella trequarti rossoblù: da quel suo errore, bravo l'ex Carriero a recuperare palla e innescare Lescano per il colpo decisivo.
IL SOLITO LIMITE - Sembra un refrain ormai consolidato, ma anche ieri i falchetti hanno palesato il solito limite di non riuscire a finalizzare le poche occasioni create. Della serie, i complimenti non fanno punti. La cosa più grave è che questo limite si palesa soprattutto tra le mura amiche: dal gol di Deli con l'Altamura non è arrivato più nessun gol degli uomini di Iori frutto di un'azione manovrata nelle gare giocate al Pinto.
LUCE SPENTA - Effettivamente, la luce in casa rossoblù si è spenta nel momento in cui, per un infortunio al ginocchio da valutare nei prossimi giorni, è dovuto uscire Filippo Damian, che, sino a quel momento, aveva dato equilibrio al centrocampo. Da quel momento, i falchetti non sono più riusciti a mantenere quegli equilibri e i siciliani pian piano sono cresciuti.
FISCHI IMPIETOSI - Sono quelli che hanno accompagnato Federico Proia all'uscita dal campo al momento della sostituzione ed al termine dell'ennesima prestazione poco convincente, al di là dell'errore decisivo sul gol trapanese. Da sottolineare che non è il primo errore decisivo dell'ex Vicenza che pesa in modo importante sulla classifica rossoblù.
IL BIS ROSSO - È quello di Ivan Kontek che ha rovinato una buonissima prestazione (che continuava a dare seguito alle precedenti) col doppio giallo in poco meno di venti minuti che lo ha costretto a una doccia anticipata. Anno finito per il croato e nuove soluzioni da trovare per Iori in vista del Latina.
SICILIA MALEDETTA - Purtroppo è così: dal momento del ritorno tra i Pro, i falchetti non sono riusciti a battere le squadre siciliane. Se, nelle gare esterne, almeno sono arrivati dei pareggi (due a Messina e uno a Catania), i confronti al Pinto sono un disastro: quattro partite, quattro vittorie di club isolani. L'ultima speranza di invertire la rotta è il match col Messina di fine gennaio.
PARAGONE IMPIETOSO - È pur vero che ci sono tante cose che sono cambiate, ma, visto che il girone di andata è terminato, è giusto mettere a confronto dal punto di vista meramente numerico l'anno scorso e questa stagione: il paragone è impietoso, con la squadra allora guidata da Cangelosi che era seconda e aveva quindici punti in più rispetto a quella di Iori. Al di là dei numeri, sono comunque due storie diverse, precisiamolo.
VINCERE E BASTA - Adesso, inutile piangere ancora su quello che ha portato la gara di ieri: i falchetti devono pensare alla gara di sabato prossimo al Pinto col Latina, che diventa uno spartiacque fondamentale nella stagione rossoblù. Inutile dire che è una gara da vincere, e per tanti motivi: innanzitutto, per la classifica e staccare decisamente una diretta concorrente per la salvezza col vantaggio anche dei confronti diretti, poi anche per ritrovare i tre punti al Pinto che mancano da due mesi, per trascorrere un Natale sereno e ripartire nel 2025 con ottimismo e fiducia.