Casertana, a Biella un crollo senza attenuanti, tra una classifica da allarme rosso, atteggiamento sbagliato e assunzioni di responsabilità. Col Picerno un solo risultato a disposizione

05.01.2025 11:51 di  Antonio Papale   vedi letture
Casertana
Casertana
© foto di Marco Baridon

Ieri pomeriggio allo stadio Pozzo - La Marmora di Biella bruttissima sconfitta sotto tanti aspetti per la Casertana contro la Juve Next Gen che ha dimostrato, durante tutto l'arco della gara, di avere maggior voglia di vincere degli uomini di Iori che, dopo questo nuovo ko, è entrato pesantemente nel mirino dei tifosi che ne chiedono l'esonero da parte del presidente D'Agostino che, però, continua nel suo silenzio. È stata una sconfitta senza attenuanti perché ci si aspettava qualcosa di diverso rispetto alla pessima fine del 2024, ma nemmeno l'esordio di Vano è bastato. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara in terra piemontese ha lasciato in eredità.

CROLLO SENZA ATTENUANTI - Bisogna avere grande onestà intellettuale: ieri a Biella è stato un crollo senza attenuanti, coi rossoblù che hanno sciorinato una prestazione veramente brutta, la peggiore stagionale togliendo quella vista ad Avellino, che è fuori concorso. Una china pericolosa per chi deve raggiungere la salvezza. Inutile sottolineare che questa sconfitta pesa anche per il fatto che si è subito il sorpasso juventino.

ESORDIO VANO - Non è bastato infatti l'esordio del centravanti romano che comunque ha dimostrato grande impegno a cambiare la rotta rossoblù. Si sono viste infatti poche occasioni da parte dei falchetti, che, a parte un tiro strozzato di Collodel e un colpo di testa di Proia, ci hanno provato essenzialmente con tiri da fuori area, in particolare quello di Damian che ha costretto Daffara a una deviazione in angolo.

ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO - Al di là della sconfitta, quello che ha fatto più male ai tifosi rossoblù relativamente alla partita di ieri pomeriggio è stato vedere nei falchetti un atteggiamento completamente sbagliato, con i piemontesi che avevano maggior voglia di vincere e arrivavano sempre primi sulle seconde palle. Spia rossa accesa per una squadra che ha come primo obiettivo quello di salvare la categoria.

LE BESTIE NERE - C'è anche un altro dato da sottolineare e che fa male: in otto mesi i piemontesi hanno battuto i falchetti tre volte su quattro, e nelle gare di ritorno, sia dei playoff l'anno scorso che in quella del campionato attuale, ha messo lo zampino Simone Guerra.

LA MORTIFICAZIONE - È quella che hanno ricevuto, grazie a prestazione e sconfitta, i tifosi rossoblù, soprattutto quelli che, nonostante siamo ancora in periodo festivo, si sono sobbarcati chilometri e ore di viaggio. Proprio per aver fatto ciò, non la meritavano. Mortificazione che hanno subito anche tutti coloro che erano a casa e hanno visto la partita.

ASSUNZIONI DI RESPONSABILITÀ - Alla fine della partita, in sede di conferenza stampa, sia Iori che Carretta hanno ammesso le responsabilità di questo momento, sottolineando le difficoltà del momento.

TUTTI NEL MIRINO - Inutile dire che, al triplice fischio del signor Bozzetto di Bergamo, sia scattata la contestazione social da parte dei tifosi rossoblù che non ha risparmiato nessuno: il più colpito è stato D'Agostino, ma anche gli altri non sono stati risparmiati, con molti che hanno chiesto l'esonero di Iori.

POTEVA FINIRE ANCHE PEGGIO - Eh sì, perché sia prima che dopo la rete di Guerra, i piemontesi hanno costruito diverse occasioni da rete che non sono state finalizzate. Nel finale solo un grande Zanellati, l'unico da salvare in un contesto a tinte fosche, ha impedito che la sconfitta avesse dimensioni più pesanti.

CLASSIFICA DA ALLARME ROSSO - Inutile dire che la sconfitta di ieri abbia dato contorni sempre più preoccupanti alla classifica rossoblù. Ora è quartultimo posto, con un teorico playout col Messina, il sorpasso della Juve Next Gen e la possibilità concreta di vedere il Latina staccarsi qualora oggi battesse il Taranto. Bisogna darsi una mossa.

UN SOLO RISULTATO - Il tempo di cancellare la PESSIMA prestazione di ieri che la testa dei falchetti deve essere incentrata alla prima gara interna del 2025 contro il Picerno. Inutile dire che c'è un solo risultato a disposizione: la vittoria, da raggiungere a tutti i costi, con una prestazione che deve essere l'esatto contrario di quella vista ieri e che deve dare morale per le successive sfide salvezza con Turris, Messina e Taranto.