Presentato il nuovo corso rossoblù. Iori: "Caserta grande opportunità per me, sono felice di essere qui" Trevisan: "Onorato di stare in questa società, farò del mio meglio"
Nel poneriggio di oggi, conferenza stampa di presentazione del nuovo ds Trevor Trevisan e del nuovo allenatore Manuel Iori.
A fare gli onori di casa, il presidente D'Agostino: "Benvenuto al mister e al direttore. Scelte fatte senza dubbio. Non ho contattato nessuno, nè parlato con nessuno. Volevo cambiare e avere facce nuove. Tutto quello che si dice non è vero. Questa squadra non si rifiuta. Una sola chiamata, il resto è una scelta mia, spero di non sbagliarmi. Ci vuole pazienza. Tengo a precisare che quanto accaduto quest'anno è stato bellissimo, si è cercato di costruire una squadra fuori dalle righe, cercando di limitare le difficoltà. Fatte cose straordinarie. Giocarci un campionato è una cosa bella, ma non è semplice vincere. Oggi non siamo nelle condizioni di giocarci un campionato per tanti motivi: per lo stadio, per la struttura. Se vinciamo, non sappiamo dove andare a giocare. Programmare per vincere adesso significa andare fuori regione. Siccome abbiamo questo progetto che partirà a breve, cercheremo di fare le cose step by step. Non stiamo costruendo un parco giochi, ma uno stadio. Centreremo l'obiettivo. Se faremo come l'anno scorso, non ci tireremo indietro. Ritiro? Valuteremo insieme quella iù idonea. Il risultato ci penalizza in positivo, ma sapevo che non era una situazione da portare avanti. Fare un programma di due - tre anni su quella squadra era complicato. Ringrazio Degli Esposti e Cangelosi per quanto fatto, ma ora è un capitolo nuovo. Difficilmente faccio contratti lunghi, stavolta sì. Con lo stadio, possiamo strutturarci al salto di categoria. Non abbiamo nessuno dietro, chi viene a Caserta sa cosa prende. Chi prende una società di C, prende un guaio. Spero di partire a fine mese col cantiere per lo stadio, a settembre l'inizio dei lavori. Direttore? Volevo qualcosa di nuovo e ambizioso. Spero sbagli il meno possibile. Faccio fatica ad esonerare, volevo giovani volenterosi e lavoratori. Settore giovanile? Ci stiamo lavorando per costruire una squadra vincente."
Poi, è toccato al direttore sportivo Trevor Trevisan: "E' un onore stare qui, cercherò di metterci il massimo impegno. Sono nato nel calcio, ho fatto il capo scout nel Padova, ma ora sono orgoglioso di essere qui e ho le idee chiare. La programmazione è fondamentale. Importante conoscere le dinamiche esterne. E' stata una mia scelta condivisa col presidente quella di Manuel, al quale mi lega una grande amicizia, e sono contento di averlo convinto nonostante le offerte di club di serie A che volevano affidargli la loro Primavera. Sia io che Manuel siamo abituati alle sfide, questa è meravigliosa, venendo in una piazza passionale. Quando ho avuto quest'opportunità non si può non accettare. Col presidente ci sono stati diversi confronti, sposando le mie idee con quelle della proprietà. Sono ambizioso, e so le difficoltà alle quali si va incontro. Ero a Padova e so cosa significa far parte di una piazza importante e calorosa. Bisogna programmare. Con la programmazione e con le persone "vere" si realizzano gli obiettivi. Voglio creare qualcosa di bello nel quale la città si possa riconoscere. Quando uno deve comporre l'organico conta prima la persona, dobbiamo fare il possibile per rendere questa piazza orgogliosa di noi. Bisogna scegliere le persone giuste. Quando c'è il binomio società piazza, inizia a crearsi un bel progetto. Il girone C per piazze, budget, è quello più difficile: è stimolante affrontare un campionato così competitivo in questa piazza. Abbiamo dieci calciatori sotto contratto, abbiamo parlato, ho le mie idee, bisogna valutare tanti aspetti: economici, tattici e tecnici. Qualsiasi scelta, la devo prima valutare coi calciatori. Non vedo l'ora di rapportarmi face to face con loro, appena possibile avrò i primi colloqui. So dove intervenire. Giovanili? Seguendo giovani, è importante lavorarci sù."
Infine, mister Manuel Iori: "Questa è una grande opportunità. Sono felice, siamo alle prime esperienze. Io e Trevor amiamo lavorare. Ci sono delle perplessità, è normale, ma il tempo dirà se abbiamo fatto bene. Vengo in una piazza passionale che l'anno scorso ha fatto benissimo. Il lavoro l'unica medicina. Scelta di pancia, ma anche di testa. Valori importanti anche nella scelta dei calciatori, che devono essere prima uomini. Mi sento responsabile sia verso la società che verso la piazza. Abbiamo un modulo in testa, c'è un blocco da mantenere e inserire le pedine giuste. Sono legato più ai principi che al modulo (4 - 2 - 3 - 1). Il mio obiettivo è far esprimere al meglio la squadra. Ad oggi, il modulo è questo, ma non vedrete solo questo. Il sistema è anche per dare un'identità. La prima cosa è avere gente che abbia gamba e fame. Vorrei dare entusiasmo, che ti fa fare cose straordinarie. Non giudico il lavoro altrui, massimo rispetto per il mio predecessore, vorrei cavalcare l'onda dei suoi risultati. So che ci saranno dei momenti difficili."