Casertana, all'ultimo secondo arriva una vittoria del cuore nel segno dei subentranti. Cangelosi entra nella storia rossoblù. Con la Vis Artena per continuare sulla strada intrapresa

06.03.2023 13:34 di  Antonio Papale   vedi letture
Giacomo Casoli
Giacomo Casoli
© foto di Giuseppe Scialla

La vittoria ottenuta all'ultimo secondo e con un cuore grande così in quel dell'Olindo Galli di Tivoli non solo allunga la striscia della Casertana, ma è dal peso specifico enorme sotto l'aspetto mentale per come è arrivata, soprattutto considerando che i falchetti sono stati gli ultimi ventitré minuti in inferiorità numerica per l'espulsione di Sena. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.

ALL'ULTIMO SECONDO - Quando tutti non ci credevano più e quando si pensava di stare a meno nove dalla Paganese, ecco che il gioiello di Liurni ha regalato una vittoria importante che dimostra l'anima che il gruppo rossoblù ha acquisito dall'arrivo di Cangelosi in panchina. E non è la prima volta che i falchetti, dall'arrivo dell'ex vice di Zeman prendono punti nei finali di gara: due vittorie a Nola e ieri ed un pari col Cassino: totale cinque punti in più che consentono di sperare ancora.

LA SASSATA - È quella scagliata da Lorenzo Liurni sul calare della gara di ieri che ha fatto diventare rossoblù il cielo sopra Tivoli e ha tenuto accese le flebili speranze di promozione. Una sassata pesantissima.

SCELTE AZZECCATE - Spesso nel calcio i risultati derivano anche dalle scelte degli allenatori, e Cangelosi, soprattutto con Taurino e Liurni che hanno ribaltato la partita, ma anche con Rainone che ha riequilibrato la difesa dopo il rosso a Sena, le ha azzeccate tutte.

CANGELOSI NELLA STORIA - E con la vittoria di ieri, mister Cangelosi è entrato nella storia rossoblù. Negli ultimi anni, solo Ugolotti tra gennaio e febbraio 2014, con Gavorrano, Martina, Ischia, Sorrento e Castel Rigone, era arrivato a vincere cinque gare di fila. E non finisce qui perché il tecnico dei falchetti vuole arrivare ancora più avanti in questa speciale statistica. Da sottolineare che è il primo tecnico dell'era D'Agostino ad arrivare a questo traguardo.

NEL SEGNO DEL TREDICI - Tredici stavolta non è una vincita al Totocalcio, ma il numero che contraddistingue i gol di Nicola Ferrari, che anche ieri ha apposto il suo timbro sul tabellino dei marcatori, e quello dei punti conquistati dai falchetti nelle trasferte laziali: in attesa della trasferta di Aprilia, e dopo la figuraccia di Cassino e il pari ad Artena, sono arrivati quattro successi che dicono che nel Lazio i falchetti hanno conquistato tanta gloria in questo campionato.

IMBATTIBILITÀ PERSA - E dopo oltre quattrocento minuti, i falchetti hanno perso l'imbattibilità della porta di Prisco. A pensarci, il laziale Laurenti. E non solo: dopo sei minuti, anche Mastropietro ha messo la palla nella porta rossoblù.

IL BLACKOUT - È quello che è successo verso la fine del primo tempo, con due gol che hanno ribaltato l'inerzia di una gara che si stava mettendo sui canali rossoblù. E questo blackout ha fatto riaffiorare vecchie paure, poi svanite.

L'INGENUITÀ - Al di là se l'arbitro abbia o meno sbagliato colore del cartellino, quella di Sena è stata una grandissima ingenuità che poteva costare caro, per fortuna non è stato così.

VINCERE BASTA A METÀ - I rossoblù quello che dovevano fare l'hanno fatto, ma, per recuperare punti e cullare ancora il miracolo promozione, aspettavano notizie positive dagli altri campi. Se da Arzachena è arrivato un pari per il Sorrento che fa recuperare due punti sui rossoneri, da Pagani purtroppo no perché gli azzurrostellati hanno battuto l'Aprilia, restando soli in vetta e a +7. E domenica le battistrada si sfideranno: un pari è il risultato che dalle parti del Pinto si aspettano, fermo restando che i falchetti debbano battere una Vis Artena on fire, dalla miglior difesa e dal peggior attacco del girone.

VINCERE PER SPERARE - Ora in casa rossoblù è fondamentale archiviare le risultanze della gara di Tivoli per pensare alla gara con la Vis Artena che non è facile ma che va affrontata col solo obiettivo della vittoria, senza guardare a ciò che potrebbe accadere in quel di Sorrento. La speranza è che ci possa essere tanto pubblico da aiutare Ferrari e soci a continuare in quella rincorsa che, per onestà intellettuale, se coronata dal successo, saprebbe di vero miracolo sportivo.