Casertana, col Latina la conferma di una piccola crisi di risultati. Col Potenza la vittoria unico risultato
Il pari ottenuto ieri sera al Pinto contro un gagliardo Latina che ha dimostrato di essere una buona squadra e che non ha rubato assolutamente nulla dimostra che la Casertana sta vivendo, almeno dal punto di vista dei risultati, una flessione che ha portato anche una conseguente perdita di posizioni in classifica. C'è però da dire che, rispetto alle ultime partite, i rossoblù si sono fatti vedere di più nell'area avversaria, senza però avere quel killer instinct che serve ad ammazzare le partite, e così, sfruttando l'ormai immancabile distrazione difensiva, il Latina si è portato a casa un punto che alla fine è meritato. Per prendere maggiormente coscienza di quanto accaduto al Pinto, cerchiamo di analizzare la partita prendendo in considerazione i principali aspetti che ci ha lasciato in eredità.
TRE INDIZI FANNO UNA PROVA - Se le due sconfitte consecutive rimediate con Messina e Benevento costituivano solo delle basi, il pari col Latina costituisce la prova della flessione dei falchetti, almeno dal punto di vista dei risultati, che ci può anche stare, visto il cammino fatto. Ora l'importante è riprendere quella marcia e dimenticare quanto accaduto in queste ultime tre partite.
IL SILURO ILLUSORIO - È quello che ha sganciato al minuto 25 Armando Anastasio, e da lì sembrava che iniziasse una nuova partita, coi falchetti che dovevano essere pronti a chiudere la pratica. Invece, non ci sono riusciti e il risultato è che alla fine è arrivato il pareggio del Latina, tra l'altro pure giusto per quanto visto.
ALTRO GIRO, ALTRO LEGNO - Sembrava che il palo preso su rigore avesse messo la parola fine sul conto che aveva aperto Alessio Curcio con la dea bendata, invece anche ieri il fantasista rossoblù ha dovuto fare i conti coi legni: la dimostrazione si è avuta al minuto 89, con la traversa presa dal capocannoniere dei falchetti. Urgono benedizione e ritorno al gol per scacciare le negatività.
DISTRAZIONE FATALE - La distrazione fatale che ha negato il ritorno dei falchetti alla vittoria al Pinto dopo quaranta giorni e, in generale, al successo, è arrivata al minuto 78 quando Ercolano, sbucato dietro Calapai, ha potuto colpire praticamente indisturbato e battere Venturi, regalando un pari importante ai suoi.
QUANTI CONTRATTEMPI - Vero che il momento non è dei più positivi, ma ci si mettono anche i contrattempi legati all'infermeria e alle squalifiche. Infatti, ieri, i rossoblù hanno dovuto rinunciare a Toscano, mentre Proietti ha lasciato il campo nell'intervallo per un problema fisico, Montalto si è rivisto dopo un problema che ultimamente lo ha un pò martoriato. In aggiunta, in proiezione Potenza, l'assenza di Anastasio. Tradotto, per fare la formazione coi lucani, Cangelosi dovrà parlare anche con lo staff medico.
DIVARIO QUASI RADDOPPIATO - Inutile prendere in giro perché la matematica nel calcio è una scienza praticamente infallibile, in venti giorni i falchetti da meno cinque sono precipitati a meno nove, praticamente il divario dalla Juve Stabia, invece di scendere, si è praticamente raddoppiato, e, cosa ancora più grave, dal secondo posto, al termine di questo turno, si può addirittura scendere al sesto posto.
LA NEW ENTRY - Il nuovo ingresso nei ranghi dirigenziali rossoblù è legato a Pasquale Granata che ricoprirà il ruolo di club manager. Nella presentazione, avvenuta nel post match di ieri sera, lo stesso Granata e D'Agostino hanno parlato di fase di conoscenza, ma alla fine Granata dovrebbe occuparsi dei rapporti con le istituzioni e la classe imprenditoriale.
VITTORIA UNICO RISULTATO - In casa rossoblù l'unica cosa da fare è non pensare più al Latina e, sin dalla ripresa degli allenamenti, la testa, al di là di chi scenderà in campo, deve essere rivolta al Potenza, con l'unico obiettivo della vittoria, da centrare sia per motivi legati alla classifica sia per l'aspetto psicologico e ridare morale a un ambiente rattristato dagli ultimi risultati.