Casertana, a Latina un punto nell'ormai famosa zona rossoblù. Aaa cercasi bomber. Con la Juve Next Gen obbligatorio vincere

24.08.2024 13:39 di  Antonio Papale   vedi letture
Luca Calapai
Luca Calapai
© foto di Giuseppe Scialla

Il punto conquistato ieri sera a Latina quando tutto sembrava perduto consente alla Casertana, che, ad onor del vero, non ha rubato perché ha lottato e sudato la maglia nonostante fosse in inferiorità numerica per quasi quaranta minuti per il rosso a Calapai, di tornare a casa completamente felice e di guardare al futuro con fiducia. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la partita di ieri sera ha portato via con sé.

ZONA ROSSOBLÙ - Si dice che tre indizi fanno una prova, due costituiscono una quasi certezza, e questa la si ha quando si vede la squadra rossoblù fare di tutto per segnare e raggiungere l'obiettivo. È accaduto a Terni con Iuliano, ieri con Gatti. Segno di una squadra che sta assimilando l'imprimatur e la personalità del proprio allenatore.

QUEL TRIS CHE POTEVA COSTARE CARO - Dopo un primo tempo dove i falchetti, a parte i primi minuti, hanno ben controllato il Latina, a inizio ripresa ecco la frittata firmata Calapai: rigore, rosso e gol del Latina. Poi Gatti ha rimesso la chiesa al centro del villaggio. Calapai che comunque merita un applauso per aver giocato lo stesso nonostante le voci di mercato sul suo conto.

E VAI, BEATA GIOVENTÙ - Della gara di ieri, l'aspetto positivo da sottolineare è quello relativo alle buone prestazioni dei giovani rossoblù, Falasca e Galletta su tutti, ma anche Paglino. Segno che certe intuizioni della dirigenza rossoblù non sono state propriamente malvagie.

IL GRANDE RIFIUTO - È quello, parafrasando il film di Nanni Moretti del 2011, che Tavernelli in particolare ha posto a Iori nel momento in cui gli è stato chiesto di prepararsi per riscaldarsi ed entrare in campo per aiutare la squadra. Ovviamente, Iori ha espresso disappunto in sala stampa, mentre sui social è scoppiata la rabbia dei tifosi che chiedono alla società di mandarlo via dietro adeguata contropartita economica. Chiaro il mercato, ma, come ha detto giovedì Iori, chi è a Caserta, fin quando ci sarà, deve comportarsi da professionista, per rispetto della società, dei compagni, dell'allenatore, dei tifosi, della città e della stampa.

AAA CERCASI BOMBER - La gara di ieri ha altresì dimostrato di come la squadra rossoblù abbia la necessità di acquistare quell'attaccante che finalizzasse l'enorme lavoro svolto dal resto della squadra. Chiaro che, sostenendo lo Iori pensiero, manchi qualcosa che deve arrivare entro venerdì alle 24. 

TABÙ PRIMA - Anche ieri, i rossoblù non sono riusciti a spezzare quella maledizione che non li vede vincenti alla prima di campionato tra i pro, dove l'ultima volta che è accaduto risale al 2018 con la vittoria al Pinto sulla Cavese. Settorializzando il discorso alle sole trasferte, è stata nel 2015 quando un gol di De Angelis stese il Catanzaro.

APPLAUSI PER 272 - I duecentosettantadue tifosi rossoblù presenti al Francioni meritano solo applausi perché nonostante il caldo e una squadra rivoluzionata si sono sobbarcati la trasferta, incitando la squadra anche nei momenti difficili, ed esultando come la vittoria della finale di Champions al gol di Gatti. Sono loro la forza di questa squadra.

LA RIVINCITA - Nemmeno il tempo di analizzare la gara di ieri che la testa deve essere incentrata al debutto interno contro quella Juve Next Gen che, il 18 maggio, espugnò il Pinto spegnendo i sogni playoff rossoblù e facendo piangere un'intera città. Sarà una sorta di rivincita che i falchetti si vorranno prendere, e sicuramente ce la metteranno tutta per prendersela e regalare al popolo rossoblù la prima gioia della stagione.