Casertana, a Picerno punto che dà fiducia e morale. Con la Turris imperativo vincere

08.09.2024 13:30 di  Antonio Papale   vedi letture
Federico Proia
Federico Proia
© foto di Giuseppe Scialla

Il pareggio arrivato ieri nel tardo pomeriggio al Curcio con il quale si è posto un freno alla marcia della capolista Picerno consente alla Casertana di acquisire importanti dosi di fiducia e autostima in vista di un prossimo futuro che vede tre partite alla portata della squadra di Iori prima di iniziare ad affrontare le big. Ieri decisivi Zanellati e Gatti coi loro interventi, ma nel complesso si è vista una squadra, quasi tutta oltre la sufficienza, lottare su ogni pallone e sputare sangue, così come vuole tutto il popolo rossoblù, non solo i 210 presenti in terra lucana. Grida però vendetta l'occasione di Satriano che poteva cambiare i destini del match. Alla fine però meglio un punto di zero e come sempre cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara del Curcio ha lasciato in eredità.

PUNTO PIENO DI FIDUCIA - Ebbene, quello portato a casa al termine di una prestazione ai limiti della perfezione dal punto di vista difensivo, è un punto che dà fiducia in vista del futuro e che cancella lo stato di tristezza in cui era caduto il team rossoblù dopo la partita con la Juve Next Gen. Di certo, se le prestazioni saranno sempre così buone, prima o poi arriveranno anche le vittorie.

UN CALCIO ALLE CRITICHE - È quello che ha dato Alessandro Zanellati, probabilmente l'mvp della gara di ieri. Dopo che era finito nel mirino della critica anche sui social per le incertezze contro la Juve Next Gen, l'ex Padova ha zittito tutti con tre interventi decisivi salva risultato, in particolare sul bolide di Franco destinato a spegnersi all'incrocio dei pali. A dimostrazione che in questa settimana l'ex Padova non ha ascoltato nulla e pensato solo a lavorare.

​​​​​​MIRACLE MAN - Dopo quello nel finale infuocato di Latina, al minuto 81 della partita di ieri ne è arrivato un altro che ha letteralmente salvato i suoi dalla sconfitta. Stiamo parlando dei miracoli che compie Riccardo Gatti che, con un tempismo perfetto, toglie dalla porta un pallone di Vitali che stava entrando lemme lemme in porta. Da oggi lo si può definire il miracle man rossoblù.

OTTIMA FASE DIFENSIVA - Al di là delle occasioni concesse e nelle quali Zanellati e Gatti ci hanno messo una pezza, la fase difensiva rossoblù è stata praticamente perfetta, con un'ottima capacità di arginare le iniziative lucane e di pressare i loro portatori di palla a centrocampo.

POCO CINISMO - Se è vero che ieri si poteva perdere, ma si poteva anche vincere perché i falchetti alcune occasioni importanti le hanno avute, soprattutto la seconda di Satriano, dove l'ex Heracles Almelo è stato poco killer nel momento di battere a rete. Alla fine, però, deve crescere tutto il reparto avanzato, nel quale soprattutto i nuovi arrivati devono ancora raggiungere una condizione accettabile.

LA NOTA STONATA - Alla fine della partita è stato mister Iori a dire quella che è stata la nota stonata, legata all'infortunio di Umberto Galletta, il folletto rossoblù che bene stava facendo sino a ieri. La speranza che gli accertamenti che farà nei prossimi giorni possano scacciare ogni brutta ipotesi sul problema al ginocchio del quale Iori ha parlato ieri.

NEL SEGNO DELLA X - Se al Pinto i falchetti nei tre precedenti hanno praticamente fatto rispettare la loro legge nei confronti diretti coi lucani, in Basilicata tre partite e tre pari, col secondo 0-0 consecutivo tra due squadre che non riescono a superarsi.

PROSSIMA MISSIONE: BATTERE LA TURRIS - In casa rossoblù, dopo aver smaltito il pari di Picerno, l'imperativo categorico è quello di lavorare intensamente per cercare di battere a tutti i costi una Turris ringalluzzita dal successo sul Latina e dalla risoluzione dei problemi relativi agli ingaggi. Per riuscirci ci vogliono il sostegno della torcida rossoblù e una prestazione ai limiti della perfezione anche offensivamente per regalare una vittoria che rinforzerebbe ancora di più il morale della truppa di Iori.