Casertana, con la Juve Next Gen compiuto il suicidio perfetto. A Picerno per trovare la prima vittoria
Ieri sera allo stadio Pinto, al termine di una partita che definire folle è poco, la Casertana ha compiuto il più classico dei suicidi, travestendosi da madame autolesionismo tra gol mangiati, cappellate sui gol subiti e l'unica cosa sulla quale ci si può appellare è su quel pizzico di cattiveria che poteva servire per tenere il risultato dalla propria parte. Purtroppo è andata così, a nulla bisogna prendersela con l'arbitraggio mediocre, per non dire altro di Di Reda, e si spera che per gli uomini di Iori questo sia un insegnamento da recepire nel migliore dei modi. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.
SIGNORA SUICIDI - È l'appellativo più giusto per definire la squadra di Iori, limitatamente alla partita di ieri. Tra errori sui gol, occasioni sprecate e quel pizzico di inesperienza che manca ad alcuni falchetti, è stata vanificata un'occasione preziosa per portare a casa la prima vittoria.
QUANTI ERRORI - Tra gol mangiati che potevano chiudere la partita con ampio anticipo e leggerezze difensive ieri sera si è assistito alla sagra degli errori che ha vanificato la splendida mezz'ora iniziale.
LE FASCE D'ORO - Uno degli aspetti positivi che la partita di ieri si porta via con sé è stato nel vedere due ragazzi come Paglino e Galletta andare in gol e sciorinare una prestazione importante fin quando le gambe non hanno ceduto. Segnale da tenere in considerazione in vista del futuro.
ARBITRO MEDIOCRE, MA.... - Inutile prenderlo come alibi, ma l'arbitraggio di ieri del signor Di Reda di Molfetta è stato insufficiente, tra rigore non dato a Deli, gol irregolare di Papadopoulos e altri piccoli episodi che hanno fatto arrabbiare il popolo rossoblù.
NIENTE ATTACCANTE ESPERTO - Chi si aspettava l'arrivo di un attaccante esperto che completasse il reparto avanzato, è rimasto deluso. Nessun arrivo, e pertanto si confida in un arrivo dagli svincolati.
OTTO ANNI DOPO - Fino a ieri, erano ben otto anni, dalla gestione Tedesco in panchina, che i falchetti non perdevano all'esordio interno in campionato. Allora era il Monopoli a giustiziare i rossoblù, ieri la Juve Next Gen. In mezzo tra C e D, cinque vittorie e due pari, anche se in terza serie l'ultima vittoria all'esordio al Pinto è datata 2019, col 2-0 al Rende.
104 GIORNI DOPO, STESSO RISULTATO - Purtroppo per i falchetti in 104 giorni è cambiato poco: due sconfitte, con diverso peso specifico ma che bruciano in egual misura, tre gol al passivo, ma con due sostanziali differenze: i diversi copioni delle due gare e il gol in più segnato dai rossoblù.
30' DA CALCIO SPETTACOLO - A parte il gol di Da Graca che ha riaperto i giochi, la prima mezz'ora è stata un clinic di calcio spettacolo dei falchetti che hanno creato una quantità di palle gol sprecata. Si sa poi che, sbagliando troppo, vieni punito.
UNA LEZIONE SALUTARE - Al di là di ogni altra facile considerazione, la speranza del popolo rossoblù è che quanto accaduto ieri sia solo un episodio e una lezione dalla quale prendere insegnamento per il futuro.
A PICERNO PER VINCERE - L'imperativo per Iori e la sua banda è mettere una pietra sopra sull'allucinante serata di ieri e pensare subito alla trasferta di Picerno, tosta, considerando quanto i lucani abbiano messo in mostra con l'Avellino, ma da portare a casa per restituire autostima nel gruppo e non deprimere il popolo rossoblù.